lunedì 2 novembre 2015

Il fotogramma

Lunedì 26 Ottobre, noi ragazzi siamo andati insieme al professore nel laboratorio di chimica per capire il processo per creare un fotogramma e poi ripeterlo. Un fotogramma è un'immagine fotografica che viene detta off-camera, perché non ci siamo serviti di una macchina fotografica.
Per crearla serve della carta fotosensibile, e delle sostanze chimiche. Quindi, una volta in laboratorio, ci siamo chiusi in camera oscura e senza nessuna luce che potesse impressionare la carta fotosensibile. Successivamente abbiamo appoggiato degli oggetti a caso sul foglio e l'abbiamo esposto alla luce così. In questo modo abbiamo avviato il processo di riduzione dei sali d'argento metallico solo sulla parte non coperta dagli oggetti, mentre invece sulle parti coperte dagli oggetti i sali d'argento non modificano il suo stato. Abbiamo poi immerso la foto nel liquido di sviluppo e subito si nota l'annerimento dei sali nelle parti colpite dalla luce, mentre sulle parti non colpite perché coperte dagli oggetti l'azione dello sviluppo è nulla. Dopo siamo passati alla fase di arresto per fermare la funzione dello sviluppo. Poi siamo passati al fissaggio che ha sciolto il sale d'argento non esposto alla luce rendendo così l'immagine inalterabile. Infine abbiamo lavato la fotografia sotto acqua corrente e abbiamo lasciato ad asciugare.
Io ho esposto la carta alla luce appoggiandoci sopra la mia mano in modo che, alla fine, del processo rimanesse l'impronta della mia mano bianca su sfondo nero. Ho usato sempre la mia mano anche nel chimigramma e ora posso notare a differenza tra i due processi: in uno abbiamo usato i liquidi per formare l'immagine e si possono vedere anche i dettagli delle pieghe delle mani mentre nell'altro abbiamo usato la luce per creare l'immagine e la mia mano viene letta come una forma unica senza alcun tipo di dettagli all'interno della forma.

Ombra

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